L'ARTICOLO 10 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA

IL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA TUTELA DEGLI STRANIERI

ARTICOLO 10 DELLA COSTITUZIONE

L'art.10 della Costituzione italiana recita:

"L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme di diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici".

SUBORDINAZIONE AL DIRITTO INTERNAZIONALE

Il primo comma dell'art.10 della Costituzione stabilisce che lo Stato italiano, pur essendo sovrano all'interno del proprio territorio, si adegua alle norme del diritto internazionale.

Sono norme di diritto internazionale quelle norme che regolano i rapporti tra Stati diversi o fra cittadini di Stati diversi. Queste norme riguardano tutta la comunità internazionale, cioè tutti gli Stati del mondo e anche altri soggetti che hanno una rilevanza giuridica internazionale come la Chiesa cattolica.

Tuttavia, a livello internazionale, non esiste un legislatore che emani leggi. Di conseguenza i rapporti tra i vari Stati sono regolati da accordi o trattati internazionali che possono essere:

  • bilaterali, se riguardano solamente due Stati;
  • multilaterali, se riguardano più Stati.

Esistono anche delle organizzazioni internazionali che riuniscono vari Stati e regolano materie di interesse comune. Tra queste organizzazioni ricordiamo l'ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) e l'UE (Unione Europea).

Alle norme che regolano i rapporti tra vari Stati si aggiungono le consuetudini internazionali.

Secondo la dottrina prevalente e secondo la giurisprudenza della Corte costituzionale, il principio affermato dal primo comma dell'art. 10 è quello dell'adattamento automatico dell'ordinamento giuridico italiano alle norme consuetudinarie internazionali. Questo spiega perché l'articolo in esame parla di norme di diritto internazionale generalmente riconosciute.

La norma, invece, non riguarda il recepimento dei trattati internazionali di cui si occupa l'articolo 80 della Costituzione.

POSIZIONE DEGLI STRANIERI

L'articolo 10 della Costituzione prosegue, poi, prendendo in esame la posizione degli stranieri.

Il secondo comma di tale articolo stabilisce che la posizione giuridica dello straniero è fissata dalla legge in conformità delle norme del diritto internazionale.

A tale proposito va fatta una distinzione tra cittadini dell'Unione Europea e cittadini extracomunitari.

CITTADINI DELL'UNIONE EUROPEA

I cittadini dell'Unione Europea hanno la piena libertà di circolazione, di soggiorno e di lavoro in tutti i paesi dell'Ue in base a quanto stabilito nel Trattato sull'Unione Europea del 1992, detto anche Trattato di Maastricht dalla città olandese nella quale è stato stipulato. Quindi, tali cittadini, possono circolare, soggiornare e lavorare in Italia esattamente come i cittadini italiani.

Inoltre ai cittadini residenti in uno Stato dell'Ue, diverso da quello di appartenenza, è riconosciuto il diritto di votare e di essere eletti alle elezioni comunali e a quelle del Parlamento europeo.

LA LEZIONE PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'

CITTADINI EXTRACOMUNITARI

Diversa, invece, è la situazione per quanto concerne i cittadini extracomunitari.

Gli stranieri, cittadini di paesi extra-Ue, possono entrare nel territorio dello Stato italiano solamente se sono in possesso:

  • di un passaporto valido;
  • e del visto d'ingresso che deve essere rilasciato dall'ambasciata o dal consolato italiano che si trova nello Stato di provenienza del cittadino straniero.
  • Inoltre l'ingresso sul nostro territorio deve avvenire necessariamente attraverso uno dei valichi di frontiera appositamente istituiti.

Dopo che lo straniero è regolarmente entrato nel territorio dello Stato italiano deve ottenere il visto di soggiorno o permesso di soggiorno, la cui validità varia a seconda del motivo per il quale esso è stato richiesto.

Per quanto concerne i cittadini extracomunitari che vengono nel nostro paese per motivi di lavoro, subordinato o autonomo, ogni anno una legge del Presidente del Consiglio dei Ministri fissa le quote massime di stranieri che possono entrare nel paese.

ASILO POLITICO

Il terzo comma dell'articolo 10 riconosce allo straniero l'asilo politico, cioè il diritto di risiedere nel nostro paese per motivi di sicurezza.

Il diritto di asilo è ammesso nel caso in cui il Paese di provenienza dello straniero non garantisce l'esercizio delle libertà che sono, invece, riconosciute dalla Costituzione italiana. Questo significa che la nostra Costituzione si pone come termine di paragone per valutare se il paese straniero riconosca o meno, al richiedente asilo politico, le libertà democratiche.

Esempio: negli anni '70 del secolo scorso in Cile si ebbe una dittatura che non riconosceva la libertà di opinione ai suoi cittadini. Molti cittadini cileni chiesero asilo politico in Stati stranieri dove la libertà di opinione era riconosciuta, compreso l'Italia.

ESTRADIZIONE

Nell'ultimo comma dell'articolo 10 si parla di estradizione e si afferma che non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.

L'estradizione è un provvedimento mediante il quale uno Stato può chiedere, ad un altro Stato, che gli venga consegna una persona imputata per aver commesso un reato nel proprio territorio.

Esempio: Mark Smith è imputato per un furto avvenuto in Italia. Egli si trova negli USA. L'Italia chiede agli Stati Uniti l'estradizione di Smith.

La nostra Costituzione non ammette l'estradizione dello straniero nel caso di reati politici, cioè reati che consistono nell'opporsi a regimi non liberali o nell'aver espresso liberamente il proprio pensiero in quei paesi dove ciò è negato.

Esempio: supponiamo che in un certo paese X è vietata la propaganda contro il governo: questo è un reato politico. Se un cittadino del paese X che si trova in Italia, ha fatto propaganda contro il governo del suo paese, l'Italia non consegnerà tale persona al paese X.

MANDATO DI ARRESTO EUROPEO

Tra i paesi dell'Ue esiste ì il mandato di arresto europeo. In pratica, gli organi di polizia di un paese dell'Ue possono procedere ad arrestare un cittadino dell'Unione Europea in base ad un mandato di cattura emesso da un giudice di un altro paese dell'Ue.

 
 
 

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