IL PERIODO FRAMMENTARIO

DALL'ORIGINE DELL'UOMO FINO AL XV SECOLO

CARATTERI DEL PERIODO FRAMMENTARIO

Si chiama periodo frammentario quel periodo che va dall'origine dell'uomo fino al secondo XV.

Il nome di questo periodo nasce dal fatto che, in questa epoca, manca un vero e proprio studio dell'economia e un corpo organico di teorie. Le notizie circa i sistemi economici esistenti derivano sopratutto da autori che trattano temi diversi rispetto a quelli economici: ad esempio dalle opere storiche, da poesie o opere letterarie si può risalire ad informazioni circa le risorse economiche dei vari popoli, alle attività svolte, alle tecniche agricole impiegate, e così via.

PENSIERO DELL'ANTICHITA'

Nel pensiero dell'antichità troviamo due correnti di prevalenti:

  • quello collettivista di Platone;
  • quello individualista di Aristotele e dei giuristi romani.

COLLETTIVISMO DI PLATONE

Platone sosteneva che l'arricchimento individuale è da condannare in quanto esso avviene con atti ingiusti e a danno della comunità. Per questa ragione è necessario realizzare una città ideale nella quale ognuno svolga un certo compito predefinito.

La comunione dei beni materiali impedisce ai singoli di arricchirsi a discapito degli altri. Di conseguenza la proprietà privata va abolita e i beni vanno distribuiti in maniera uguale alle famiglie.

LA LEZIONE PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'

INDIVIDUALISMO DI ARISTOTELE

Aristotele riteneva, invece, che l'arricchimento individuale potesse rappresentare uno stimolo per l'iniziativa economica.

Aristotele cercò di studiare la realtà concreta e non si limitò a fare considerazioni su un mondo ideale come invece aveva fatto Platone: per questo i suoi studi hanno un maggior interesse per la scienza economica.

A lui si devono anche gli studi sulla formazione del valore dei beni e sulla differenza tra valore d'uso e valore di scambio.

IL MONDO ROMANO

Nel mondo romano la teoria economica non fece grandi progressi. Mancava nei Romani una teoria generale, mentre incontriamo nelle loro opere citazioni relative all'organizzazione dei mercati, ai metodi di coltivazione, alle tecniche rurali.

Ciò nonostante il pensiero dei giuristi romani era orientato verso un sistema individualista, caratterizzato dalla proprietà privata e da rigide regole relative alle successioni.

PENSIERO MEDIOEVALE

Intorno al 1200 in Europa si ebbe un risveglio delle attività economiche e del loro studio.

Il pensiero medioevale risentì dell'individualismo aristotelico, ma tenne conto di una nuova concezione del lavoro legata al Cristianesimo.

Figura emblematica di questo periodo è Tommaso d'Aquino, frate domenicano e autore della Summa Theologica, un testo nel quale veniva trattato il rapporto tra fede e ragione e altri temi di teologia e che, quindi, non si poneva come obiettivo lo studio dei fenomeni economici. Egli affermava la necessità di effettuare le scelte economiche sulla base della morale cattolica.

 
 
 

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