LA SPECULAZIONE IN BORSA

SPECULAZIONE AL RIALZO E AL RIBASSO. RIPORTO DI BORSA E DEPORTO

SPECULAZIONE IN BORSA

I contratti a termine sono utilizzati dagli speculatori per guadagnare sulle differenze di prezzo a pronti e a termine.

Sappiamo che la speculazione può essere:

  • al rialzo;
  • al ribasso.

Lo speculatore che spera in un aumento del prezzo dei titoli:

  • li acquista a termine al prezzo odierno;
  • entra nella disponibilità dei titoli e paga il prezzo convenuto alla scadenza fissata nel contratto.

Se la sua previsione di rialzo della quotazione dei titoli si avvera, alla scadenza egli avrà la disponibilità di un titolo la cui quotazione sarà maggiore rispetto a quanto da lui pagato.

Lo speculatore che spera in una diminuzione del prezzo dei titoli:

  • li vende al prezzo odierno, pur non avendo la loro disponibilità, a termine;
  • alla scadenza convenuta acquista i titoli alla quotazione del giorno. Consegna i titoli e riscuote il prezzo convenuto.

Se la sua previsione di ribasso della quotazione dei titoli si è avverata, alla scadenza egli acquisterà i titoli ad un prezzo inferiore rispetto a quello pattuito per la vendita.

RIPORTO DI BORSA

Un contratto spesso usato dagli speculatori è il contratto di riporto.

Mediante questo contratto un soggetto, detto riportato, trasferisce ad un altro soggetto, detto riportatore, dei titoli ad un determinato prezzo. Il riportatore si impegna a restituire al riportato altrettanti titoli della stessa specie ad una determinata scadenza prestabilita, dietro il pagamento di un prezzo più elevato.

Il riporto propriamente detto è un'operazione di finanziamento garantita da titoli che consente al riportato di ottenere una somma di denaro dietro la cessione di alcuni titoli di sua proprietà e di riavere, alla scadenza, altrettanti titoli della stessa specie pagando un prezzo maggiorato. La differenza tra i due prezzi rappresenta:

  • per il riportato il costo dell'operazione;
  • per il riportatore il guadagno ottenuto dall'operazione.

Esempio:

l'impresa Alfa Srl ha bisogno di liquidità. Il suo patrimonio comprende 50 azioni della ditta Gamma Spa. La Alfa Srl non vuole però disfarsi definitivamente di tali titoli perciò decide di stipulare un contratto di riporto con il quale cede ad un finanziatore i suoi titoli al prezzo di 100 euro l'uno per un totale di 5.000 euro. Alla scadenza del contratto il finanziatore restituisce alla Alfa Srl 50 azioni della ditta Gamma Spa al prezzo di 110 euro l'una per un totale di 5.500 euro. La differenza tra i due prezzi (5.500 - 5.000 = 500) rappresenta il costo dell'operazione di finanziamento sostenuto dalla Alfa Srl.

In borsa il riporto viene usato dagli speculatori che hanno stipulato un contratto a termine quando, alla scadenza, le quotazioni non sono quelle attese.

Vediamo come viene usato il riporto di borsa.

Supponiamo che uno speculatore, nella speranza che le quotazioni di un certo titolo salgano, acquisti un determinato quantitativo di tali titoli a termine. Se l'aumento delle quotazioni non si verifica lo speculatore ha davanti a sé varie alternative:

  • ritirare i titoli acquistati e venderli alla quotazione inferiore. In questo modo paga l'acquirente e sopporta una perdita dovuta alla diminuzione della quotazione;
  • ritirare i titoli acquistati, pagarli e aspettare a venderli in un momento successivo quando la loro quotazione sarà aumentata;
  • se non dispone dei mezzi necessari per pagare i titoli, non può seguire una delle due soluzioni precedenti, ma può stipulare un contratto di riporto, cioè può vendere i titoli per ricomprarli alla scadenza. In questo modo, se il rialzo atteso si verificherà e sarà tale da coprire il costo del riporto, realizzerà un guadagno.

Esempio:

lo speculatore X acquista da Y un certo numero di azioni della Alfa Spa a termine. Il prezzo odierno è di 10 euro per azione. Alla scadenza convenuta il prezzo del titolo non è aumentato e la sua quotazione è sempre di 10 euro. Lo speculatore, entrato in possesso dei titoli, decide di non rivenderli subito per procurarsi i mezzi necessari per pagare Y, poiché spera ancora che il rialzo si possa verificare. Quindi, per procurarsi tali mezzi, stipula un contratto di riporto con Z. Egli cede i titoli a Z e riceve da Z 10 euro per azioni con i quali paga Y.

X e Z hanno convenuto che, alla scadenza del contratto di riporto, Z restituirà altrettante azioni della Alfa Spa contro il pagamento di 13 euro per azione.

Ora supponiamo che alla scadenza del contratto di riporto l'aumento atteso nelle quotazioni delle azioni della Alfa Spa si sia verificato e che il prezzo delle azioni sia di 15 euro l'una. Lo speculatore, entrato in possesso dei suoi titoli, li venderà a 15 euro l'uno e pagherà 13 euro per ogni azione a Z. In questo modo avrà realizzato comunque un guadagno di 2 euro per azione (15 - 13).

LA LEZIONE PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'

DEPORTO

Il riporto propriamente detto si ha quando il prezzo a termine è superiore rispetto al prezzo a pronti.

In caso contrario si parla di deporto. Il deporto è usato nel caso di speculazione al ribasso.

Mentre il riporto è un'operazione di finanziamento, il deporto è un prestito di titoli.

Vediamo come viene usato.

Supponiamo che uno speculatore, nella speranza che le quotazioni di un titolo diminuiscano, venda una certa quantità di tale titolo a termine. Se la diminuzione delle quotazioni non si verifica lo speculatore ha davanti a sé varie alternative:

  • in linea teorica potrebbe consegnare i titoli venduti e riceverne il prezzo sopportando una perdita, ma questa è solo un'ipotesi teorica dato che lo speculatore avrà operato allo scoperto, cioè senza detenere i titoli che vendeva;
  • può acquistare i titoli venduti ad una quotazione superiore rispetto a quella attesa per poterli consegnare. In questo modo riceverà il prezzo pattuito dall'acquirente, prezzo che sarà inferiore rispetto a quanto da lui speso per l'acquisto. Quindi lo speculatore sopporterà una perdita;
  • se non dispone dei mezzi necessari per acquistare i titoli può stipulare un contratto di deporto. In altre parole egli entra in possesso dei titoli di cui ha bisogno pagando il loro prezzo corrente, alla scadenza rivenderà i titoli ricevendo per essi un prezzo inferiore. Se il ribasso atteso si verificherà, e sarà tale da coprire il costo del riporto, realizzerà un guadagno.

Esempio:

lo speculatore X vende ad Y, un certo numero di azioni della Alfa Spa a termine. Il prezzo odierno è di 10 euro per azione. Alla scadenza convenuta il prezzo del titolo non è diminuito e la sua quotazione è sempre di 10 euro. Lo speculatore, allora, decide di non acquistare i titoli necessari per adempiere il contratto stipulato con Y, perché spera ancora che il ribasso si possa verificare. Di conseguenza, per procurarsi tali titoli, stipula un contratto di deporto con Z pagando 10 euro per ogni titolo ricevuto. X e Z hanno previsto che alla scadenza del contratto di deporto, X restituirà altrettante azioni della Alfa Spa a Z che gli pagherà 9. Supponiamo che alla scadenza del contratto di deporto la diminuzione attesa nelle quotazioni delle azioni della Alfa Spa si sia verificata e che il prezzo delle azioni sia di 8 euro l'una. Lo speculatore, per restituire le azioni a Z, le andrà a comprare pagando 8 euro per azione, ma riceverà da Z 9 euro per azione lucrando così la differenza di 1 euro (9 - 8).

LIMITI ALLA SPECULAZIONE

Per limitare i rischi connessi alla speculazione, in Italia, è stata prevista la possibilità di concludere solamente contratti a contanti limitando sensibilmente l'uso del riporto.

I contratti a termine sono stati sostituiti con i contratti futures e le options.

 
 
 

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